È verace, Simone De Gregorio, come la sua pizza. 25 anni, dieci di esperienza alle spalle, è approdato da poco più di un anno a La Rosa di Trentola Ducenta (Caserta), pizzeria dai grandi numeri con oltre 120 coperti.
Qui esprime con la massima libertà la sua idea di pizza napoletana, frutto di studi e ricerche: “È una pizza dall’anima verace – spiega – ma che ricorda i sapori di una volta: visivamente è però più contemporanea con un cornicione non molto alto ma ben alveolato e un sapore intenso”.
Simone De Gregorio inizia giovanissimo a lavorare nel settore, prima come porta pizze, poi in una rosticceria, poi con quattro anni di gavetta per imparare bene le tecniche di cottura del forno a legna.
A diciotto anni la possibilità di gestire la sua prima pizzeria, e di lì una costante crescita che lo porta a frequentare anche corsi di formazione.
Quarto al Trofeo Pulcinella del 2018 e stessa posizione durante il concorso di pizzaiolo emergente under 35 quest’anno da Eataly a Roma, De Gregorio parteciperà proprio in questa categoria alle Olimpiadi della Pizza previste a Napoli dall’8 al 10 luglio.
Idee chiare e grande determinazione lo hanno portato a studiare attentamente il mondo dei lievitati sperimentando costantemente l’utilizzo di biga e lievito madre. “Il mio prodotto – prosegue – non è standard, bensì veramente personale. Del resto il bello delle lievitazioni è proprio questo: mettersi in gioco ogni volta perché si prepara un prodotto artigianale con cui fai realmente qualcosa di diverso se lavori con passione e senza pensare mai di essere arrivato”.
Le sue pizze sono preparate con lievito di birra fresco e spesso utilizzando blend di farine con cui sperimenta appunto assaggi e gusti. Perché gli piace la pizza? “Perché la pizza è gioia e rappresenta pienamente lo spirito partenopeo”, conclude.